giovedì 14 ottobre 2010

Lentamente muore




Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non  rischia  e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su  bianco ,
e  i  puntini  sulle  " i",
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle ,
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio  un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore,
davanti all'errore  e  ai sentimenti.

Lentamente muore  ,
chi non capovolge il tavolo,
 chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza  per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi  non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore  lentamente
chi  distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo,
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.

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